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Iniziazione

In ogni uomo esistono facoltà latenti, per mezzo delle quali egli può contattare organi spirituali ed iniziare a “vedere”.

Da quando esiste il genere umano vi sono sempre state delle scuole chiamate occulte e l’insegnamento che qui si impartisce viene denominato insegnamento occulto. L’aggettivo occulto si riferisce essenzialmente alla natura dell’oggetto della suddetta scienza, la quale va appunto ad investigare ciò che non è materialmente manifesto e visibile alla ordinaria cognizione umana, ma che tuttavia esiste realmente.

Il segreto dell’Iniziazione può essere compreso soltanto da colui, il quale abbia egli stesso sperimentato questa Iniziazione nei misteri più elevati dell’esistenza.

In realtà non vi è differenza fra la conoscenza occulta e ogni altra conoscenza, essa è un mistero per l’uomo medio soltanto nel senso in cui ad esempio, la scrittura è un mistero per colui che non l’ha ancora imparata. E come ognuno  può imparare a scrivere, purché scelga il giusto insegnamento, così ogni uomo può diventare un discepolo e magari anche un Maestro, purché cerchi la giusta via.

Per   l’acquisizione della conoscenza e delle capacità spirituali non esiste un vero ostacolo, per chi le ricerchi seriamente. Anche se in verità, esiste di fatto una legge che inibisce che venga comunicato alcunché della conoscenza occulta a chi non ne sia degno.

Le vie che rendono l’uomo maturo ad accogliere un segreto sono ben determinate e precise. La loro direzione è tracciata con lettere indelebili ed eterne nel mondo dello spirito, dove gli Iniziati custodiscono gli arcani superiori. L’uomo deve, pian piano, sviluppare in sé certe particolari facoltà; e solo allora potranno essergli svelati i tesori più elevati dello spirito.

Se il discepolo raggiunge la calma interiore e si abbandona a ciò che sorge nell’anima, allora, dopo un dato tempo, sperimenterà quanto segue: vedrà sorgere nella propria interiorità nuovi generi di sentimenti e di pensieri, che  prima non conosceva, e quanto più spesso dirigerà in tal modo la sua attenzione alternativamente sopra ciò che è in via di crescita, di fioritura, di prosperità, e poi su ciò che è in via di appassire, di decadere, tanto più questi sentimenti diventeranno vivaci.

Bisogna tendere ad uno speciale sviluppo della “pazienza”. Ogni moto d’impazienza esercita un effetto paralizzante, anzi letale, sulle capacità superiori latenti nell’uomo. La nostra anima, deve essere sempre piena di soddisfazione per ogni più piccolo risultato ottenuto, di calma e di serenità. La pazienza esercita un’azione di attrazione sui tesori del sapere superiore, l’impazienza invece li respinge.

Molti attribuiscono tutto ciò che apparentemente ostacola il loro progresso spirituale, alle condizioni particolari della loro vita. Ma per raggiungere lo scopo è sufficiente che ognuno, nella condizione in cui si trova, faccia semplicemente del proprio meglio. È importante promuovere la salute del corpo e dello spirito, cercare di migliorarla e conservarla il più a lungo possibile.

È particolarmente importante che il discepolo aspiri alla completa salute spirituale. Una vita mentale o affettiva malsana lo allontana in tutti i casi dalle vie della conoscenza superiore, per seguire le quali occorre che egli si basi sulla calma e la chiarezza del pensiero e la sicurezza nelle impressioni e nel sentimento.

Il Maestro non può dare niente, se non d’accordo con la libera volontà del candidato, di accettare le condizioni speciali della disciplina spirituale.

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Tratto dallo studio del testo “L’Iniziazione” di Rudolf Steiner

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