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Villa dei Conti Castelbarco Pindemonte Rezzonico

La Scuola il Tempio si trova all’interno di Villa Castelbarco Pindemonte Rezzonico (visita il SITO), un’elegante struttura nella cornice esclusiva del suo vasto Parco, che ospita seminari di discipline bio naturali, convegni, mostre, concerti, spot pubblicitari e servizi fotografici, sfilate di moda, esposizioni, cocktail, business-lunch, gala aziendali, ricevimenti nuziali o d’altro genere, parties, mercatini dell’antiquariato. Il fabbricato originario risale alla seconda metà del Seicento, nato come Residenza estiva dei Conti di Castelbarco Pindemonte Rezzonico. La struttura di circa 4.400 metri quadrati è caratterizzata da vari ambienti con destinazioni diverse. La Villa è, in parte, l’attuale residenza della nobile Famiglia, che gestisce la Proprietà.

Il Parco si estende per circa 125.000 metri quadrati, nel paesaggio collinare dei primi contrafforti delle Prealpi orobiche, nell’Alta Brianza. Sul finire dell’Ottocento fu ampliato dalla Contessa Ercolina di Castelbarco, annettendo terreni di proprietà, coltivati a vigneto ed a gelsi, che alimentavano la filanda d’Imbersago per la produzione della seta, e fu trasformato in giardino all’inglese, con la messa a dimora sia di essenze di pregio, sia di latifoglie autoctone. Il Parco, dove può riposare l’occhio e lo spirito, è un’oasi naturale per uccelli ed altre specie d’animali, poiché al suo interno è proibita la caccia.

La Corte Rustica è costituita dall’antico ingresso delle carrozze a cavalli, con il suo cortile di circa cinquecento metri quadrati, porticato e taverna. Adatta a chi ama un ambiente più informale ed accogliente, ma pur sempre signorile. Dal tono più famigliare, è ideale per riunioni conviviali, in una cornice a contatto con la natura. Si adatta a molteplici utilizzi e la sua ottima acustica la rende, inoltre, una prima scelta per musiche e danze.

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La Proprietà, completamente cintata e dotata di un ampio parcheggio privato e fuori vista, può soddisfare le esigenze di chi predilige un ambiente ricercato, come di chi ama gli ambienti rustici. Eleganza, riservatezza ed esclusività sono le principali prerogative.

I Conti di Castelbarco, famiglia che trae le proprie origini attorno all’anno 1000 d.c. nella Val d’Adige e nella Val Lagarina, dove sorgevano i loro castelli a baluardo delle invasioni dei barbari, alternavano le residenze di Imbersago e di Vaprio d’Adda per la villeggiatura estiva, dopo essersi trasferiti in Lombardia dal Trentino. La Famiglia cedette in seguito le proprietà di Vaprio e, nel 1978, trasferì la propria residenza da Milano, dove abitavano con i cugini Visconti di Modrone, ad Imbersago. Con il mutare delle condizioni e dello stile di vita, i Conti gestiscono ora direttamente la Proprietà di Imbersago, che si adatta ad ogni tipo di ricevimento e può soddisfare qualsiasi esigenza.

Villa Castelbarco Pindemonte Rezzonico si trova a soli 30 km. da Milano, 20 km. da Bergamo, 15 km. da Lecco e 50 km. da Como.

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I Castelbarco, una grande Famiglia e una grande storia che principia nel secolo XI o prima. Da Guglielmo il Grande, all’eccezionale carriera militare dei figli di Giovanni Castelbarco al servizio dell’Imperatore Massimiliano. I Castelbarco saranno Conti dell’Impero e diplomatici in Europa. Alla fine del Seicento s’insedieranno a Milano dove trarranno legami matrimoniali con i Visconti e altre grandi famiglie come Litta, Simonetta, Pindemonte, fino agli Albani di Urbino e Roma, grazie ai quali acquisiranno il titolo principesco.

Seguire la storia della Famiglia Castelbarco vuol dire attraversare successi e fallimenti, uccisioni ed eroismi, enormi ricchezze e sperperi, e al contempo vivere la storia d’Italia e d’Europa. Le lotte fra Guelfi e Ghibellini, la formazione delle Signorie, la lunga contesa fra Brandeburgo e Lussemburgo per la conquista del trono Imperiale, l’ascesa degli Asburgo, le terribili guerre all’inizio del cinquecento, di Venezia contro tutti. E poi le contese fra Spagna, Francia e Austria per la conquista dell’Italia e la supremazia in Europa, l’illuminismo milanese con le grandi figure delle donne colte e “nuove”. Nell’Ottocento il titolo principesco e l’adesione al nuovo Regno d’Italia

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Foto di Marco Santi Amantini

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