Google PlusFacebookTwitter

Test Intolleranze e Riequilibrio

Secondo la European Academy of Allergy and Clinical Immunology, le allergie sono oggi al quarto posto fra le malattie croniche più diffuse con una stima futura in preoccupante aumento.

Tutto questo è dovuto a diversi fattori: progressivo inquinamento industriale, aumento di sostanze tossiche respirate o ingerite (dai pesticidi ai farmaci, ecc.), la crescente esposizione a campi elettromagnetici (telefonia, wireless, ecc.), stile di vita stressante, impoverimento nutrizionale sia per la qualità del cibo, che per lo scarso livello culturale riguardo al “come” e “cosa” mangiare.

Le Intolleranze o Ipersensibilità Alimentari sono cosa diversa dalle Allergie, scatenate da meccanismi immunologici, in quanto non provocano shock anafilattico. Le Intolleranze si manifestano con sintomatologie generali, sfumate e non sempre immediate; possono presentarsi anche dopo alcuni giorni, per questo difficili da associare all’alimento: stanchezza, cefalea, gonfiori addominali, meteorismi, colite; ma anche infezioni ricorrenti, dolori articolari, mal di gola, bronchiti, modificazioni cutanee come pelle secca, eczemi, orticaria, disordini del peso corporeo sia in eccesso che in difetto, mancanza di concentrazione o di energia, malumore. L’accumulo nel tempo di sostanze responsabili di ipersensibilità (superamento della dose soglia) porta “improvvisamente” a diventare intolleranti.

 

Caratteristiche delle Intolleranze Alimentari

• La gravità dei sintomi, solitamente, aumenta all’aumentare della quantità di sostanza assunta.

• Solitamente non coinvolgono il sistema immunitario del soggetto.

• Possono scatenare una reazione anche a distanza di ore dall’assunzione e quindi un effetto ritardato.

• Possono avere una soglia di tolleranza, al di sotto della quale, la molecola intollerante non causa nessun effetto.

 

Cause sui vari piani e step di lavoro

1) Piano fisico: carenza di enzimi, alterazione flora intestinale, disbiosi intestinale da accumulo tossine causato dall’uso di antibiotici, infezioni virali o batteriche dell’intestino, infestazioni parassitarie intestinali.

2) Piano emotivo: l’associazione, ad un alimento, di un’emozione vissuta in una situazione particolare verrà “ letto” dal nostro organismo come “dannoso”, ”fastidioso”, ”pericoloso”, ”pesante”, ”indigesto”, poiché genererà chiusura, rabbia, paura o altre emozioni. Sbloccare l’associazione di un’emozione ad un alimento elaborandone l’aspetto simbolico, significa liberare energia.

3) Piano Mentale: associazioni di persone o situazioni, traumi, ma anche schemi mentali, insegnamenti e giudizi ad un cibo, impediranno (come per le emozioni) di vivere quell’alimento liberamente.

 

Le emozioni, dal Latino emovere, scuotere, smuovere, fanno risuonare qualcosa dentro, un oggetto o una situazione. Modificano il nostro organismo: tono muscolare, alterazioni del ritmo cardiaco e respiratorio, tremori, variazione dell’acidità, emissioni di umori corporei interni ed esterni, acutizzazione di alcuni sensi e percezioni, variazioni di ormoni, alterazione del controllo neurologico da parte del cervello, stato di benessere o malessere. Lo stomaco “si chiude” quando siamo stressati, nervosi, arrabbiati, impauriti, stanchi o depressi, risulta quindi difficile riuscire a digerire molti cibi. La digestione, anche di cibi pesanti, è facile quando siamo carichi, ci sentiamo bene e/o quando siamo in un ambiente sereno e positivo.

 

Il Test Muscolare Kinesiologico consente di rilevare eventuali Intolleranze, ed Emozioni associate, e soprattutto di Riequilibrarle. Il Protocollo di Riequilibrio prende in considerazione il Trattamento di alcuni Punti di Agopuntura specifici forniti dalla Medicina Tradizionale Cinese. Il lavoro di Riequilibrio è validamente supportato dalla Floriterapia, dall’utilizzo dei Trattamenti di Reiki, dal Coaching.

 

Per informazioni: CONTATTI

Translate »