Dall’unione delle parole greche: “makros” e “bios”, ha origine il termine “Macrobiotica”, il cui significato è letteralmente: lunga vita, grande vita, vita piena. È un’antichissima filosofia orientale, di 5000 anni fa, il cui orientamento di base è rappresentato da una visione olistica dell’uomo, dove ogni elemento è in equilibrio con gli altri, e per quanto riguarda il cibo, esso è considerato fondamentale per mantenere l’armonia tra la mente e il corpo.
La Macrobiotica è una forma di conoscenza e di filosofia basata sull’equilibrio tra le forze antagoniste e complementari che, secondo le antiche teorie filosofiche cinesi, governerebbero l’Universo. Da tale interpretazione deriva uno specifico stile di vita, volto ad una maggiore “armonia con il cosmo”. La notorietà della Macrobiotica si deve interamente al giapponese Nyoiti Sakurazawa. Egli produsse un’opera di vasta diffusione delle antiche conoscenze estremo-orientali, dapprima nella sua patria di origine e successivamente, con lo pseudonimo di Georges Ohsawa, in Occidente. Si deve infatti, a questo medico e filosofo giapponese, l’ingresso in Europa, ed in America, delle conoscenze relative all’Y Ching.
Ohsawa descrive la Macrobiotica come “la pratica di una concezione dialettica dell’Universo, antica di 5.000 anni, che mostra la Via della Felicità attraverso la Salute”, rifacendosi agli antichi Maestri cinesi (Lao-Tsu, Song-Tsu, Confucio) ma anche a quelli indiani (Buddha, Mahavira, Nāgārjuna) ed altri, fra i quali Gesù”. La chiave per il raggiungimento della salute fisica, mentale e spirituale è la ricerca, nel proprio stile di vita, dell’Equilibrio, secondo i princìpi dello Yin e dello Yang. Queste forze antagoniste e complementari costituiscono il Principio Unico. La salute e, di conseguenza, la malattia sono conseguenze della condotta dell’Individuo, che rispetta, o vìola, l’Ordine dell’Universo.
In tale percorso, fondamentale è il ruolo svolto dall’Alimentazione, la quale, costruendo e modificando il Corpo Fisico, interagisce anche con la Mente e lo Spirito. Secondo la Macrobiotica sono molto importanti la qualità e la quantità del cibo e anche le modalità di consumo dello stesso, che dovrebbe essere masticato a lungo. Nell’interpretazione del Cosmo della Macrobiotica, non esiste nulla se non lo Yin e Yang. Lo Yin è caratterizzato dalla forza centrifuga e produce espansione, silenzio, calma, freddo e oscurità; lo Yang è la forza centripeta, produce contrazione, suono, calore e luce. Ohsawa classifica secondo lo Yin e Yang i principali fenomeni fisici (tendenza, posizione, struttura, direzione, colore, temperatura, peso, elemento, atomo, corpi chimici), ed anche la sfera biologica.
Nel fondamentale ruolo che l’Alimentazione assume all’interno della Macrobiotica, anche i prodotti alimentari sono classificati secondo lo Yin e Yang. L’Alimentazione Macrobiotica è quella che riesce, sia singolarmente per ogni cibo, sia nella combinazione qualitativa e quantitativa tra i diversi cibi (considerandone suono, colore, forma, aroma, odore) ad equilibrare gli stessi in funzione dell’organismo che li assume e dell’ambiente in cui vive.
Secondo Ohsawa è determinata da vari fattori:
• 1. Fisico: a) colore b) forma c) densità, o peso, ecc.
• 2. Chimico: composizione K/Na e K-Na, oppure K/Na (K-Na)
• 3. Biochimico: tropismo, autotropismo, eterotropismo; effetto organico, inorganico, morfologico e psicologico
• 4. Bio-ecologico: ripartizione geografica, altitudinale e climatologica
• 5. Storico: paese di origine, adattabilità nel tempo e nello spazio geologico, geografico, biologico e embriologico
• 6. Ideologico: valore economico, biologico, fisiologico, medico, sociologico e morale
• 7. Giudizio supremo: valore umanistico, biologico, fisiologico, medico, macrobiotico, sociologico, morale, filosofico.
I principali alimenti che vanno considerati nella dieta del macrobiotico sono:
- I cereali, devono essere “completi”, cioè non raffinati, è possibile scegliere tra frumento, riso, orzo, avena, miglio, grano saraceno, segale e mais. Rientrano in questo gruppo il Kokoh (mix di farine provenienti da cereali differenti arricchite con sesamo e soia) e l’Arrowroot (fecola ricavata dall’omonima pianta).
- I grassi, tahin è una tipologia di burro ricavato dal sesamo, spesso viene aggiunto alla salsa di soia per condire zuppe. Il Gomasio, che si ricava dalla lavorazione del sale marino integrale unito al sesamo. Il Sesamo si presenta con dei piccolissimi semi oleosi. Tra i grassi non sono previsti il burro o la margarina ma è possibile utilizzare l’olio extra vergine di oliva.
- Le alghe, sono molto usate poiché sono molto ricche di sali minerali e vitamine, tra le più conosciute è possibile evidenziare l’Iziki, alga molto scura, che si presenta con lunghi fili il suo gusto è particolarmente deciso, si consuma con il Tamari (salsa di soia). Wakame, Kombu, quest’ultima ha un sapore molto dolce e gradevole, Nato e Dashi sono una varietà dell’alga Kombu. E poi la Dulse un’alga dal gusto aromatico e un po’ piccante, e dal colore rosso porpora.
- Le leguminose, lenticchie, ceci, soia, Azuki (un fagiolo rosso di soia utilizzato soprattutto nelle zuppe, di origine giapponese). L’acqua di cottura degli azuki, ma in generale dei legumi o dei cereali è consigliata come bevanda perché ricca di sali minerali e vitamine, quindi molto nutriente.
Esistono delle regole da osservare per avvicinarsi correttamente e consapevolmente ad una dieta di questo tipo:
• evitare gli alimenti sofisticati o raffinati (trattati industrialmente)
• preferire i cibi provenienti da coltivazioni e allevamenti “naturali” (senza additivi chimici, per le coltivazioni o per i mangimi)
• eliminare lo zucchero, i dolci, le caramelle e il miele
• preferire frutta e verdura di stagione, evitare frutti esotici e verdure surgelate
• evitare patate, pomodori e melanzane
• evitare latte e derivati
• preferire il pesce alla carne, la quale va inserita raramente nell’alimentazione macrobiotica
• non usare spezie e sale comune ma solo il sale marino allo stato naturale
• masticare a lungo i cibi, per favorire la digestione e per apprezzare il reale sapore del cibo
• eliminare il caffè, al suo posto è possibile introdurre dei surrogati, quali ad esempio il Jannoh (si ricava dall’unione tra frumento, soia, bardana e radici di tarassaco torrefatti), o ancora il Dendelio (ottenuto dalle radici di tarassaco e cicoria torrefatte).
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